21 Aprile 2021


È stato realizzato, con il contributo tecnico-scientifico di Inail, Istituto superiore di sanità e Dipartimento di prevenzione dell’Asl di Bari, il nuovo Rapporto n.8/2021 che illustra le modalità di attivazione di un Piano mirato di prevenzione (Pmp) nei macelli e nei laboratori di lavorazione carni del nostro Paese. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i Datori di Lavoro al rispetto e alla corretta applicazione delle misure anti-contagio in questo settore produttivo, in cui secondo la letteratura scientifica si sono sviluppati importanti focolai di infezione da Covid-19, che hanno avuto ripercussioni anche sul libero scambio delle merci a livello internazionale.

PREDISPOSTE 3 SCHEDE DI VERIFICA E AUTOCONTROLLO

Partendo dal registro dei circa 6.700 stabilimenti di macellazione e sezionamento istituito presso il Ministero della Salute, il Gruppo tecnico interregionale per la Sicurezza e Salute sul Lavoro e il Coordinamento interregionale Prevenzione nell’ambito della Commissione Salute, articolazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, hanno messo a punto tre strumenti sinergici: una scheda di autocontrollo destinata agli operatori, una scheda di valutazione per i dipartimenti di prevenzione e una scheda di gestione dei focolai.

I DATI RACCOLTI IN MANIERA STANDARDIZZATA E CONFRONTABILE

Il Pmp consentirà, in particolare, di registrare i dati in maniera standardizzata e confrontabile, analizzare i fattori ambientali, gestionali e strutturali relativi ai focolai di infezione insorti all’interno degli impianti, e approfondire le conoscenze sulle condizioni di rischio per la diffusione del contagio: da quelle certe, come il sovraffollamento in contesti di forte occupazione, a quelle sospette, come la bassa temperatura e l’elevata umidità, che permettono al virus di muoversi a distanza anche di otto metri e di persistere sulle superfici di lavorazione.

FONTE: Inail